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Descrizione

Fra Ottocento e Novecento, Ponzone è ormai un grosso borgo rurale, dimentico della propria storia, alle prese con i problemi di tutta la montagna italiana nella fase della industrializzazione postunitaria. Asperità del territorio, precarietà di collegamenti, condizioni sociali difficili, fanno dei ponzonesi emigranti (stagionali e no), corrieri di mercanzie e prodotti («pedoni»), agricoltori tenaci, bottegai accorti. Nella seconda metà dell'Ottocento vengono avviate importanti opere per migliorare i collegamenti ed elevare la qualità della vita nel nostro territorio. Nel 1860 viene progettata la chiusura del fossato che divideva in due il Capoluogo (attuale Piazza Italia); si definisce il tracciato della nuova strada per Acqui passante per Cavatore, non senza polemiche da parte di chi preferiva il percorso da Grognardo; si attivano alcune scuole nelle frazioni e si provvede a pagarne gli insegnanti, così come il medico. Non mancano le epidemie, specie quella di colera, nel 1885. Anche la vita sociale ha momenti di vivacità: nel 1882 viene fondata la Banda Musicale di Ciglione, con statuto vergato da Don Giovanni Bosco; nel 1886 viene eretto 1'Asilo Infantile «Marinetta Negri di Sanfront»; ai primi del Novecento si costituisce la Società Agricola Operaia di Mutuo Soccorso a Ponzone; un'altra sorge anche a Ciglione; a Caldasio, come a Ciglione, vengono fondati, da privati, asili infantili. Economicamente, Ponzone non si discosta dagli altri Comuni montani; molta I'emigrazione stagionale; agricoltura povera; scarse le attività artigianali e commerciali. Con alcune significative eccezioni. Tra il 1880 e il 1900 i fratelli Malò fondano la pasticceria con amaretti, torte Charlot e Chambery. Nello stesso periodo Artigiani Locali danno inizio ad un prodotto di grande prestigio nel campo della salumeria con il filetto baciato, dall'altro Anche l'attività «alberghiera» muove i primi passi e trova il più alto livello qualitativo ai primi del Novecento con l'apertura dell'AIbergo Vetta nel Capoluogo. La popolazione, che registra 2500 abitanti nel 1820, sale a 3434 nel 1860, raggiunge i 4348 nel 1901 e tocca il massimo storico per Ponzone nel 1921 con 4422 abitanti. Le cartoline che Vi mostriamo in queste pagine hanno fotografato questi progressivi mutamenti nelle nostre borgate nella metà del secolo attuale. Senza voler «fare la storia» del nostro Paese, abbiamo voluto premettere alle cartoline alcune spigolature, curiosità, attraversando di corsa i secoli, riportando le cronache dell'epoca. Segniamo, secondo 1'ordine cronologico, alcuni avvenimenti.


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